Caro lettore,
se stai leggendo queste parole, vuol dire che stringi fra le mani la 20esima edizione del Celtor, il giornale che ormai da molto tempo lascia spazio alle alunne e agli alunni di raccontare e raccontarsi.
Per festeggiare questo importante anniversario abbiamo fatto un tuffo nel passato per risalire all’origine, e immersi fra i ricordiabbiamo pensato a quanto è importante la memoria, rendendola il tema di questa edizione.
È fondamentale ricordare per tenere vive e impresse esperienze, curiosità e perché no, anche persone importanti, come la fondatrice di questa rivista, la Professoressa Manuela Belardini, venuta a mancare lo scorso anno e che ritroviamo ritratta in copertina dalla Prof.ssa Gigliola Gigli. Di lei teniamo vivo il ricordo e portiamo avanti il suo amato progetto. La memoria però non è solo la capacità di poter ricordare, ma anche uno strumento che ci aiuta a distinguerci, a renderci diversi. Ci permette di avere una personalità unica, di avere preferenze, come quelle musicali, per ognuno differenti, sempre importanti che spa-ziano di genere in genere: dal cantautorato italiano con la penna di De Andrè, del quale celebriamo l’anniversario di un album, al rock progressivo dei Pink Floyd.
Abbiamo deciso di rendere omaggio a personaggi che hanno lasciato un segno e ispirato generazioni con la loro arte, nell’am- bito del cinema per esempio, con articoli dedicati a due dei maggiori registi italiani: Michelangelo Antonioni, con la sua inco- municabilità, e Sergio Leone, maestro del genere western, e un approfondimento tutto speciale per il cinema meno conosciuto di Chantal Akerman.
In questo numero, vogliamo raccontare anche la storia del nostro Istituto dagli inizi fino ad oggi.
L’essenza della nostra scuola, però, non rimane solo tra le mura scolastiche, ma la portiamo con noi ovunque andiamo,specialmente nelle uscite, luoghi ideali per creare ricordi, come a Roma, Milano e Pian Castagnaio, dove è stata premiata la nostra rivista!
Anche quest’anno troverete nel numero il Docu-Forum, un momento collettivo di pausa, in cui però la mente non si ferma.
I ricordi possono essere belli o brutti, una forma di questi sono i sogni e gli incubi, che restano nella nostra mente quandoci svegliamo e ai quali abbiamo dedicato alcune delle nostre pagine. C’è chi sogna a colori e chi in bianco e nero, come l’at- trice e cantante francese Jane Birkin, icona di stile, per la quale è stata progettata una delle più celebri borse della storia: ne parliamo nelle pagine di moda.
Fin dall’antichità abbiamo cercato un modo per diffondere i nostri pensieri e le nostre emozioni, giungendo alla scrittura, ilprincipale metodo per lasciare un segno. Ancora oggi la utilizziamo con passione, specialmente nella stesura di poesie, chespesso nascono da un ricordo, un frammento di tempo che torna a vivere nelle nostre memorie e che riesce a esprimere i nostri sentimenti, che si concretizzano nell’esatto momento in cui le incidiamo su carta. Con la stessa carta da bambini ci dilettavamo facendo degli origami, attenti a ricordarci i passaggi per realizzarli; noi per sicurezza li abbiamo riportati su una colorata pagina delle nostre.
I ricordi sono infiniti e sta a noi crearne di nuovi, magari cercandoli nelle stelle, le stesse che abbiamo osservato per scrivere l’oroscopo nelle pagine finali, vicino agli immancabili giochi.
Ed eccoci giunti alla fine, vi lasciamo al Celtor augurandovi tanto divertimento con la speranza che sia di vostro gradimento, quanto lo è stato per noi farlo. E magari fra qualche anno, quando per caso ritroverete questo giornale, vi torneranno in mente tutti i ricordi che avete condiviso tra i banchi: le amicizie, i momenti insieme e i pomeriggi in C01 😉
S. Chiti, E. Pecchioli, B. Tommasone, 4M
Grazie mille!
Luoghi
Via Masaccio N°8 - 50136 FIRENZE
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